Sezioni Interregionali Piemonte e Valle d’Aosta
12 Marzo 2020 – Giornata Mondiale del Rene - COVID-19
Nel mondo, circa un adulto su dieci – il 10% - ha un danno renale. La percentuale si avvicina al 15% oltre i 65 anni di età, ed è in continua crescita. E’ una vera epidemia in espansione, che definiamo come “occulta” in quanto spesso il danno renale resta a lungo silente o poco sintomatico, e chi ne è affetto non ne è quindi consapevole. Proprio per contribuire alla lotta alle malattie renali, così importanti sul piano clinico e sociale, il 12 marzo, come ogni anno nel secondo giovedì del mese, si svolge la Giornata Mondiale del Rene, promossa dalle National Kidney Foundation nazionali e regionali presenti ormai in tutti i Paesi, tra i quali l’Italia e le Regioni Piemonte e Valle d’Aosta.
Anche quest’anno era stato organizzato un programma molto ricco di eventi e di incontri (http://www.nefropiemonte.info).
Per il rischio del Coronavirus, in ottemperanza alle disposizioni governative, la Fondazione Italiana del Rene, Sezione del Piemonte e della Valle d’Aosta, in accordo con la Società Italiana di Nefrologia, Sezione Piemonte e Valle d’Aosta, ha sospeso il convegno di Torino dedicato alla prevenzione delle nefropatie, ed ha rinviato le numerose iniziative di “porte aperte” e gli incontri nelle scuole inizialmente previsti presso le unità nefrologiche e sul territorio nelle nostre due regioni, a cura della Fondazione Italiana del Rene e della Società Italiana di Nefrologia in accordo con le ASO.
Anche in questo momento particolare tuttavia riteniamo comunque necessario ribadire il nostro messaggio in favore della lotta alle malattie renali. Le malattie renali sono subdole, diffuse e pericolose. Spesso colpiscono i reni in modo silenzioso e progressivo, con un danno che può sfociare in un’insufficienza renale terminale, di fronte alla quale non resta che far ricorso alla dialisi o al trapianto. Si aggiunga che la presenza di un danno renale comporta un rischio elevato di incidenti cardiovascolari, anche mortali: tra i nefropatici, i pazienti che muoiono per una causa cardiovascolare sono molto più numerosi di quelli che iniziano la dialisi. Il costo in termini umani ed economici delle malattie renali (si tratta del 2% della spesa sanitaria italiana) è quindi importante e non può essere ignorato, a maggior ragione in quanto per lo più le malattie renali possono essere prevenute e comunque trattate efficacemente.
Per i non addetti ai lavori, le nefropatie più note – anche se poco frequenti - sono le glomerulonefriti, primitive e secondarie a numerose altre importanti patologie. Ma, molto più spesso, sono responsabili di un danno renale condizioni patologiche comuni, il cui rischio a livello renale è sovente sottovalutato: tra di esse merita ricordare l’ipertensione arteriosa, l’arteriosclerosi, il diabete, gli eccessi ponderali, la calcolosi e le infezioni urinarie; a queste patologie dobbiamo aggiungere il rischio che comporta l’assunzione prolungata di farmaci potenzialmente nefrotossici, in particolare gli antiinfiammatori non steroidei, i cosiddetti FANS. Il numero di persone affette dalle più diffuse di queste patologie, e quindi l’impegno richiesto per prevenire le possibili nefropatie ad esse conseguenti, è impressionante: solo in Italia, gli ipertesi sono 15 milioni, circa 4 milioni sono i diabetici e 10 milioni gli obesi.
Di fronte a questa situazione inquietante ci può tuttavia confortare il fatto che le misure di prevenzione sono per lo più semplici ed efficaci: iniziano con una dieta corretta e con stili di vita appropriati, proseguono con regolari controlli sullo stato di salute dei reni, per i quali bastano un esame delle urine e un dosaggio della creatininemia, esami entrambi poco impegnativi e di bassissimo costo, e richiedono la correzione dei possibili fattori causali e favorenti, correzione che in genere può essere anch’essa eseguita con successo e un impegno limitato, purchè lo si voglia fare.
Anche nell’odierna situazione di emergenza per il Coronavirus, è fondamentale non lasciarsi distrarre, e ricordare, per oggi e per il futuro, l’importanza di proteggere la nostra salute, anche per poter eventualmente affrontare “più sani” emergenze sanitarie come l’attuale.
La GMR può essere un’ulteriore occasione per sottolineare come sia importante attuare e seguire le indicazioni per le misure di prevenzione per la tutela dela nostra salute.
La FIR Piemonte e Valle d’Aosta proseguirà nel suo impegno per diffondere questo messaggio in ogni sede, anche tramite articoli e pubblicazioni (www.nefropiemonte.info), nel contesto di questa atipica “giornata mondiale del rene 2020”, affinché il maggior numero possibile di persone possa avvantaggiarsi della situazione particolarmente favorevole esistente nelle nostre Regioni che dispongono di una rete nefrologica di alto livello. Tutte le Unità nefrologiche sono da anni ed in modo costante impegnate sia nella prevenzione delle malattie renali, consigliando al paziente esami semplici e stili di di vita idonei a scongiurare o ritardare l’evolvere delle nefropatie, sia ove necessario garantendo le terapie più efficaci ed avanzate. Per tutti coloro che ne abbiano necessità sono disponibili centri dialisi a dislocazione capillare, che operano con differenti modalità, in relazione alle indicazioni cliniche ed alle esigenze dei singoli pazienti. I due Centri trapianti di Torino e di Novara, oltra all’Infantile del Regina Margherita, registrano da anni risultati ottimali, qualitativi e quantitativi, ai migliori livelli europei. Da circa trent’anni in Piemonte, in seguito al trapianto di rene, migliaia di persone hanno ritrovato serenità e riacquistato un percorso di vita normale.
Questi dati confortanti ci spingono a proseguire nel nostro lavoro
Dott.ssa Franca Giacchino |
Presidente FIR sez. Piemonte e Valle d’Aosta |